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Comune di Varenna. Trattasi di un parcheggio misto a rotazione e con boxes per residenti di complessivi 517 p.a., realizzato nel centro storico...
Intervento in ''Finanza di Progetto'' per la progettazione, costruzione e gestione di un lido attrezzato
Trasformazione di ex bocciodromo in centro federale nazionale per il gioco del badminton
Verifica della connessione flangiata con modello axial-simmetrico secondo l'ASME VIII Div.2 Editione 2007
L'intervento consisterà nell'applicazione, sulla superficie di intradosso di travi e solai della copertura di un intonaco protettivo.
L'intervento, sito nell'area STOGIT di Campo di Cortemaggiore (PC), consiste nell'adequamento della barriera acustica esistente e la verifica statica
Bando per la progettazione, costruzione e gestione di un parcheggio multipiano.
Trattasi di un parcheggio misto a rotazione e con boxes per residenti di complessivi 517 posti auto, realizzato nel centro storico di un paese ad alto valore paesaggistico sito sulla riviera orientale del Lago di Como.
L’intervento comprende anche una sala polifunzionale da cedere all’Amministrazione Comunale di circa 400 mq ubicata al piano II° fuori terra.
Il sito ha particolare valenza turistica ed è caratterizzato da interventi edilizi plurisecolari. Il paese è urbanisticamente strutturato in vicoli strettissimi, non carrabili, che in origine dovevano servire alla difesa della popolazione dagli assalti dei pirati e dalle incursioni barbariche.
Il tema in oggetto assume particolare rilevanza e complessità: trattasi di sito sottoposto a tutela della Soprintendenza BB.AA., in quanto si trova nelle immediate adiacenze della "Villa Monastero" e di "Villa Cipressi", due compendi di elevata caratterizzazione storico artistica, già sede di congressi internazionali di varie discipline scientifiche e umanistiche.
La cantierizzazione del parcheggio ha comportato lo sbancamento di circa 50.000 mc di scavo in roccia con gli adeguati presìdi di sicurezza, e, stante l’esiguità degli spazi disponibili per l’esecuzione dei lavori in relazione alle esigenze di non interrompere la viabilità ordinaria, si è reso necessario un procedimento di cantierizzazione per fasi, in ognuna delle quali sono stati predisposti adeguati dispositivi atti alla realizzazione dei lavori per fasi contigue e successive.
Il progetto definitivo è stato presentato nel mese di dicembre 2007 e approvato a febbraio 2008 a seguito di conferenza dei servizi, il progetto esecutivo nel mese di maggio 2008. I lavori sono iniziati nel mese di giugno 2008 e ultimati a ottobre 2011 con un investimento complessivo di oltre 10 ML di euro.
A fronte della realizzazione dell’opera in oggetto, l’Amministrazione Comunale di Varenna conta di realizzare la completa pedonalizzazione della piazza principale e del centro storico del paese, e fa conto sulla presenza di codesta infrastruttura per richiamare ulteriore turismo sul sito. Il sito dista da Milano circa 70 km, raggiungibili in condizioni di traffico normale con la superstrada S.S.36 in circa 45 minuti.
L’elemento caratterizzante del progetto sono i presidi di mitigazione ambientale concordati con la soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali di Milano, per armonizzare la realizzazione in parola con il contesto esistente, ad elevata valenza paesaggistica.
Altro elemento caratterizzante il progetto, è lo studio geologico tecnico del sito oggetto dei lavori, poiché trattasi di sbancamento in roccia ed in detrito, per complessivi 50.000 mc, con notevoli problematiche di logistica di cantiere e notevoli problematiche di stabilità del pendio, sia durante l’esecuzione dei lavori per la sicurezza degli operatori e del contesto adiacente che in condizioni a regime.
Il parcheggio è aperto al pubblico 24 ore su 24, ed è dotato di un sistema di cassa automatica per la gestione della sosta a rotazione e il controllo degli accessi che non necessita di un presidio permanente di personale.
Sulla copertura del parcheggio è stato installato un impianto fotovoltaico della potenza di circa 20 kW. Dal punto di vista della prevenzione incendi, elemento caratterizzante di qualsiasi realizzazione di parcheggio in struttura, è stata studiata una compartimentazione ottimizzata che nonostante la mole complessiva della struttura ha reso possibile l’approvazione del progetto da parte del competente Comando Provinciale dei VV.F. installando l’impianto sprinkler solo al P.T. Il CPI è stato rilasciato dal Comando VVF competente nel mese di aprile 2012.
Nelle schede alle pagine seguenti sono riportati un articolo comparso sulla stampa nazionale e alcune fotografie illustrative del manufatto realizzato e del contesto.
Le opere in c.a. sono caratterizzate da una notevole ottimizzazione costruttiva: solai in getto pieno di c.a. con armature disposte in fasci prefabbricati, nessuna presenza di travi fuori spessore, ed il pavimento trattato al quarzo è stato realizzato contestualmente al getto delle solette. Con tale tecnica costruttiva, già sperimentata in altre analoghe esperienze, si limitano la massività della struttura ed i tempi di esecuzione dei lavori.
Il piano di copertura, che è agibile ai veicoli, è stato impermeabilizzato con una tecnica basata su prodotti "a fluido" particolarmente adatta al transito veicolare.
Engi.Co. s.r.l., nella persona del D.T. dr. ing. A. Madini Moretti, ha sviluppato tutte le attività tecniche dalla partecipazione al bando di gara alle fasi di assistenza al collaudo da parte dei tecnici incaricati dalla Committenza
Trattasi di concessione in uso di lido attrezzato con realizzazione di opere pubbliche, con procedura di Project Financing di cui al bando pubblico emesso dal Comune di Bellano nel 2005.
Engi.Co. ha partecipato al bando, è risultato aggiudicatario e, in qualità di promotore, ha progettato, costruito e sta gestendo il compendio.
L’intervento proposto ha per oggetto la riqualifica dell’area comunale identificata ai mappali 6542 in parte e 276 e parte delle aree di cui alla concessione demaniale denominata "Bellano/7" in area compresa fra il lago di Como, la via Martiri della Libertà, la sponda sinistra orografica del torrente Pioverna, e l’area demaniale concessa in uso alla Nuova Rumi s.r.l. per la realizzazione delle strutture a terra al servizio del Porto Turistico nel Golfo "La Stupenda".
La proposta consiste nella progettazione, costruzione e gestione di opere civili e impiantistiche finalizzate alla realizzazione di un lido attrezzato con piscina, ad uso pubblico, con possibilità di servizio bar e ristorazione.
Si tratta in particolare della formazione di una spiaggia attrezzata orlata con una serie di corpi di fabbrica funzionali e di impatto paesaggistico studiato in funzione dell’ambiente di inserimento, su di un unico piano fuori terra, con locali adibiti a spogliatoio, docce e servizi igienici, ristorante con cucina e forno per pizzeria, bar e depositi per attrezzature sportive e ricreative.
L’iniziativa è localizzata nel soprasuolo dei mappali sopra descritti come da indicazione dell’A.C.di Bellano, da concedersi in diritto di superficie per la durata di trenta anni.
L’intervento si sviluppa su di una superficie di circa 2245mq, comporta la formazione di corpi di fabbrica per complessivi 1800mc con area coperta di 470mq, in parte adibita a ristorante e bar e in parte adibita a spogliatoi e locali di servizio, la formazione di due piscine con acqua riscaldata rispettivamente per gli adulti e per i bimbi. La spiaggia pubblica ha una capienza di circa 200 persone, il ristorante circa 50 coperti d’inverno e 150 coperti d’estate.
L’opera, che è stata compiutamente realizzata in soli 9 mesi solari, comprende tutti gli arredi e le attrezzature necessari alla gestione del lido (banco bar, cucina industriale, forno da pizza a legna, vettovagliamento completo, sdraio, ombrelloni, etc.).
L’intervento realizzato è una struttura "balneare lacuale integrata", in quanto il progetto prevede la suddivisione, dell’area interessata, in due zone principali: la prima, il Lido propriamente detto nel quale si svolge la balneazione, è attrezzato con un arenile artificiale con accesso diretto al lago. A margine di detto arenile sono collocate una piscina di media grandezza e una altra piscina più piccola per la balneazione dei bambini.
A corollario di quanto sopra esposto, nell’area adiacente all’arenile e alle piscine, è posto un edificio destinato ai servizi connessi alla balneazione.
La seconda zona, identificata come zona destinata alla ristorazione, è costituita da un edificio, di elevato valore architettonico, ad un solo piano f.t., con altezza minima consentita ed una suddivisione dei corpi di fabbrica in due elementi, uno parallelo alla strada esistente per le funzioni balneari, l'altro perpendicolare al primo, per la ristorazione.
La spezzatura della planimetria del ristorante a livello del bar, consente un raccordo correttamente perpendicolare alla strada ed alla scogliera che non sono tra loro parallele, e costituisce un elemento di rottura dinamica del fronte verso il verde pubblico.
La scala ad elica di accesso al solarium, unitamente alla sottolineatura formale dell'elemento in oggetto sulla scogliera artificiale, costituiscono, negli intenti progettuali, un elemento importante di caratterizzazione architettonica.
Ciò evidenziato le fonti di ricavo dell’intervento derivano sia dalla gestione del lido che dalla gestione dei servizi di ristorazione/bar, permettendo il protrarsi temporale della realizzazione dei ricavi stessi per tutto l’arco dell’anno, anche se indubbiamente il periodo di maggior interesse dal punto di vista economico risulta essere quello estivo.
Questa zona che si prevede funzionerà per circa quattro mesi all’anno (Giugno, Luglio, Agosto e Settembre - eventuali proroghe saranno collegate alle condizioni meteorologiche del periodo settembre/ottobre -), avrà un flusso di presenze legato principalmente alle condizioni climatiche.
Le statistiche degli ultimi anni indicano comunque tempo bello costante per i mesi presi in considerazione. Nello studio della gestione, è stata considerata una media giornaliera delle presenze, divisa tra arenile e solarium, pari a circa 165 utilizzatori giorno, su più turni, ipotizzando infatti che solo una percentuale minima degli utilizzatori rimarrà presente nella struttura continuativamente per tutta la giornata.
Si prevede di fornire un servizio di noleggio, gestito dalla biglietteria, per cabine/armadietti di sicurezza, ombrelloni, sedie e lettini e tutto quanto altro necessario per la balneazione.
A servizio della zona di balneazione è prevista la presenza della parte estiva del bar, annesso al ristorante. Questo bar funziona negli orari di apertura del Lido stesso servendo generi di ristorazione veloce, quali, gelati confezionati, panini, pizzette, toasts, insalate di stagione, bibite ed acque minerali. Tutti prodotti di grande richiesta da parte dell’utenza.
Il Bar ha anche la funzione di piccolo emporio, dove ci sarà la possibilità di reperire tutti quei prodotti necessari a rendere più gradevole la balneazione stessa, come per esempio le cuffie natatorie, gli oli solari protettivi, le emulsioni contro le punture di insetti e quant’altro giornalmente d’uso in analoghe situazioni.
Per aumentare lo spazio a disposizione della balneazione, sulla copertura dell'edificio per la ristorazione e su parte dell'edificio dei servizi è stato realizzato un ampio solarium con accesso costituito da una grande scala ad elica, posta nei pressi dell'ingresso.
La struttura prevista per la ristorazione è all’avanguardia del settore e garantisce oltre che una ristorazione che consenta la diffusione dei prodotti tipici locali, anche nuove tipologie di servizi e look rinnovato. Quindi un’offerta di ristorazione di varia tipologia, con grandi capacità di adattamento alle varie esigenze che si presentano sia nell'ambito della stagione balneare estiva che in quello relativo allo sfruttamento della struttura a stagione estiva conclusa.
Con solo ingresso dall'esterno, si puo’ accedere ad un bar-tavola fredda e ad un ristorante-pizzeria (con forno a legna in vista). Per i fruitori del lido è previsto il solo affaccio del bar-tavola fredda-pizzeria, mediante un’area di distribuzione collocata in zona adiacente alla spiaggia artificiale, con possibilità di posizionare alcuni tavolini per un'agevole consumazione dei cibi.
Complementare al ristorante è anche il bar, aperto tutto l’anno e funzionante anche come centro di aggregazione per la popolazione locale.
Il Bar, in considerazione delle sue caratteristiche architettoniche di elevato pregio, puo’ funzionare anche come sede di club e associazioni culturali o sportive.
I ricavi ed i costi del P.F., determinati in prima approssimazione secondo lo scenario economico ritenuto più remunerativo ed "urbanisticamente" corretto, sono stati estesi ad un numero di anni analogo a quello della durata della concessione (30 anni). Questa procedura consente di tenere conto del periodo iniziale di esercizio dell’impianto che, prima di raggiungere un profitto "stabilizzato", in genere impiega un arco di tempo individuabile, sulla scorta delle indicazioni statistiche fornite da strutture analoghe, in corrispondenza del terzo anno di attività.
Tale indicazione, peraltro, non deriva da considerazioni di carattere specifico, poiché l’effettiva durata di strutture analoghe a quella in esame presenta ampi margini di indeterminazione, in quanto dipende da una numerosa serie di parametri di carattere commerciale, politico e tecnico tra i quali spicca l’entità delle manutenzioni e delle ristrutturazioni eseguite nel corso degli anni. A tal proposito vanno tenuti in giusta considerazione i significativi importi destinati nel piano economico - finanziario, alla manutenzione ordinaria annuale ed alla manutenzione straordinaria periodica.
Engi.Co. s.r.l. è promotore dell’iniziativa di P.F., e nella persona del D.T.dr.ing.A.Madini Moretti, ha sviluppato tutte le attivita’ tecniche dalla partecipazione al bando di gara alle fasi di assistenza al collaudo da parte dei tecnici incaricati dalla Committenza.
La Federazione Italiana Badminton (FIBA) ha, nel corso dei due ultimi quadrienni, moltiplicato in maniera esponenziale il numero di atleti praticanti sul territorio nazionale.
Si è passati infatti dai circa 2.500 atleti tesserati da circa 140 società, ai circa 128.000 atleti confluenti in circa 1.380 società sportive, di cui oltre 200 associazioni sportive iscritte nei ruoli dell’attività agonistica a livello Regionale e Nazionale e circa 1.180 Gruppi Sportivi, che praticano attività agonistica a livello Provinciale, nei quali si gioca e si insegna il badminton. Nelle rilevazioni statistiche Coni, la Federazione ha registrato un dato pari a oltre 130.000 tesserati, presenti su tutto il territorio nazionale.
Il lavoro di promozione fatto nella scuola ha prodotto risultati ben oltre le aspettative, incrementando la presenza del badminton nel sistema scolastico con circa 1.180 gruppi scolastici sportivi, e presenza di rappresentative provenienti da tutte le venti regioni alle finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi.
A conferma della crescita del settore scuola, i dati pubblicati dal Ministero della Pubblica Istruzione che colloca il badminton tra i cinque sport più praticati nella scuola Italiana e che inseriscono il badminton nelle finali nazionali dei Giochi organizzate dallo stesso Ministero.
La qualificazione di Agnese Allegrini alle Olimpiadi di Pechino 2008 confermatasi a Londra 2012 testimoniano la costante crescita tecnica degli atleti del badminton azzurro, ed un gruppo di promettenti atleti prosegue la preparazione per le Olimpiadi di Rio 2016 in allenamento collegiale presso il PalaBadminton.
Gli "Italian International", torneo classificato International Challenge ed inserito nel circuito internazionale di Badminton Europe si attesta quale miglior torneo Continentale già dal 2007, eccellente sia dal punto di vista tecnico che di partecipazione, garantisce alla Federazione una sempre crescente stima e prestigio internazionale. Un prestigio attestato dall’assegnazione all’Italia dei Campionati Europei Juniores 2009 che hanno avuto quale seguito la nascita degli "Italian Junior International", torneo internazionale juniores, diventato appuntamento fisso nel Calendario della federazione Europea nella settimana di Pasqua che con cadenza annuale porta a Milano i campioni di domani, il badminton giovanile ad altissimi livelli.
Per supportare tale crescita sul territorio e sviluppare il settore tecnico, potenziando la Preparazione Olimpica, la Federazione ha fortemente voluto il Centro Federale di Milano per il quale ha concordato con il Comune di Milano la concessione d’uso dell’impianto di proprietà comunale ex bocciodromo presso il Campo Sportivo XXV Aprile di v. Giovanni Cimabue, per diciannove anni, rinnovabile.
Il palazzetto "XXV aprile" individuato per le sue particolari caratteristiche architettoniche risulta compatibile con le attività tecniche Federali. E’ il primo impianto riprogettato specificatamente per il badminton ed e’ stato inaugurato ospitando i Campionati Europei Juniores 2009, che la Federazione ha organizzato a Milano dal 3 al 12 aprile 2009, proprio nel nuovo insediamento ottenuto in Concessione dal Comune di Milano, a fronte di lavori di ristrutturazione con trasformazione da bocciodromo a impianto per il gioco del Badminton con significativi lavori edilizi, impiantistici e sportivi condotti a cura e spese della Federazione.
L’intervento di ristrutturazione effettuato sull’impianto, un edificio precedentemente destinato a bocciodromo, ha richiesto una riconversione del palazzetto per meglio adattare l’impianto alle specifiche esigenze dello sport del badminton.
L’edificio aveva come destinazione funzionale principale il gioco delle bocce all’interno di un corpo di fabbrica articolato su tre livelli distinti: il piano interrato, il piano terra e due soppalchi attestati sui lati Est ed Ovest, nonché un’area esterna destinata a parcheggio.
L’area in cui sorge l’edificio che accoglieva il bocciodromo, fa parte della Zona 7 del comune di Milano, più noto come il quartiere Q.T.8 (Quartiere Triennale 8), situato nell’area nord ovest di Milano. Dal punto di vista urbanistico, pur presentando caratteri di continuità insediativa rispetto alla maglia circostante, il quartiere presenta un impianto compositivo e insediativo ben riconoscibile : il quartiere Q.T.8 è collocato in posizione baricentrica tra alcune emergenze a scala urbana, quali la Fiera di Milano City (a sud est del quartiere) e l’area sportiva con l’Ippodromo e con lo Stadio Meazza (a nord ovest); la zona a sud di S. Siro si caratterizza invece, per la prevalenza di tessuti e funzioni residenziali.
Il progetto ha previsto la trasformazione di un edificio già classificato come edificio destinato ad attività sportive. L’intervento ha avuto come obiettivo quello di trasformare la struttura esistente mediante un insieme sistematico di opere comportanti un organismo edilizio diverso dal precedente, infatti, per tale proposta progettuale, (onde evitare problematiche di tipo concessorio) si è pensato di preservare lo skyline e la cubatura esistente, al fine di convertire l’attuale edificio in palazzetto destinato allo svolgersi dello sport del badminton. Ciò ha comportato notevoli trasformazioni delle sagome interne, tali da adeguarle ai minimi ingombri dettati dalla normativa della Federazione Italiana Badminton, in particolare l’altezza netta interna della zona gioco.
Successivamente alla campagna di reclutamento di volontari per l’Europeo 2009, che ha coinvolto il tessuto sociale del quartiere ove sorge l’impianto, il PalaBadminton ha assunto un’importante funzione sociale, fungendo da punto di aggregazione per gli abitanti del quartiere e collante tra le diverse generazioni e tipologie di fruitori.
Il Centro Federale di Milano, ospitato dal palazzetto XXV Aprile, è divenuto al contempo il cuore dell’attività Federale ed un impianto polivalente che si apre alla comunità che vive nella sua area di riferimento.
Dal punto di vista dell’offerta sportiva sul territorio, la zona in cui sorge l’impianto, la collinetta di S. Siro, è un’area frequentata da moltissimi milanesi che la scelgono per praticare sport all’aperto, running e jogging su tutti. Il PalaBadminton arricchisce il ventaglio di opportunità di fare sport al già importante complesso sportivo XXV Aprile, anch’esso oggetto di lavori di miglioramento e ampliamento. La ristrutturazione dell’impianto rappresenta in definitiva un allargamento dell’offerta sportiva, in quanto garantisce la presenza di un impianto coperto per l’attività indoor, soprattutto nei lunghi mesi invernali.
Le sinergie attuate con altre FSN, come ad esempio con Federazione Italiana Pesi e Cultura Fisica (FIPCF), che ha dotato il PalaBadminton di una moderna sala muscolazione, tende ad allargare l’offerta di servizi forniti ai potenziali utenti e fa del PalaBadminton un impianto di sicuro riferimento.
La gestione dell’impianto è coordinata dal Delegato di Milano della FIBA. I tecnici della Nazionale attraverso la calendarizzazione delle attività pianificano stage tecnici e raduni nel programma di preparazione olimpica per il quadriennio Olimpico di riferimento.
La tempistica inizialmente preventivata per la ristrutturazione dell’impianto, secondo le stime di Coni Servizi, che è stata incaricata della progettazione e dei servizi di consulenza per l’avvio della ristrutturazione, prevedeva l’inizio dei lavori per la seconda metà di luglio e termine al 31 dicembre 2008, con collaudo impianto previsto nel gennaio 2009. La piena operatività dell’impianto nel gennaio 2009 avrebbe poi consentito di "testarlo" organizzando in loco i Campionati Italiani Assoluti, previsti nel febbraio 2009.
Per vari motivi connessi a procedure di natura amministrativa, i lavori sono in realtà iniziati nel mese di ottobre 2008, e per portare a compimento l’opera è stato necessario apportare al progetto una variante in corso d’opera inerente interventi edilizi e impiantistici che ha comportato un significativo incremento dei costi e dei tempi di realizzazione (senza alcuna modificazione alle caratteristiche tipologiche e funzionali dell’impianto), con ultimazione dei lavori avvenuta nel marzo 2009 a pochi giorni dall’inaugurazione dell’impianto e dall’inizio dei Campionati Europei Juniores.
Engi.Co. s.r.l., nella persona del D.T. dr. ing. A. Madini Moretti, ha sviluppato tutte le attività tecniche per lo sviluppo delle progettazioni esecutive, le varianti in corso d’opera, le istruttorie amministrative, la Direzione dei Lavori, la Prevenzione Incendi, il Coordinamento della Sicurezza e le fasi di assistenza ai collaudi da parte dei tecnici incaricati dal Comune di Milano e dal Coni.
L’attività di stress analysis con modellazione matematica agli elementi finiti è di supporto alla progettazione, alla produzione ed alla qualifica delle forniture di componentistica meccanica.
Il modello tiene conto delle anolonomie di vincolo: si sono modellate superfici di contatto tra la guarnizione e le flange, tra le superfici di accoppiamento delle flangie, e tra l'hub e il ring della swivel flange.
Le analisi vengono svolte sia in campo elastico che in campo elasto-plastico.
A valle della analisi ad elementi finiti, vengono sviluppate le verifiche secondo codice contrattuale :
1. Analisi elastica in accordo all'ASME VIII Div.2 Edizione 2007;
2. Essendo la flangia in materiale Duplex, si sono eseguite le verifiche secondo DNV-RP-F112;
3. Analisi elasto-plastica secondo ASME VIII Div.2;
4. Verifica dei bulloni in accordo alle Norsok Standard L-005.
Il progetto di Prevenzione Incendi e i relativi presidi di protezione al fuoco del solaio del "Camerone Salesiani" nell’ambito del Passante Sotterraneo Nodo Alta Velocità di Bologna, prevede l’applicazione, sulla superficie di intradosso di travi e solai della copertura del piano dell'Alta Velocità e per un tratto in risvolto sulle pareti verticali, di un intonaco protettivo che deve garantire come primo requisito una temperatura di interfaccia (superficie da proteggere-protettivo) non superiore a 250°C a 120minuti di esposizione al cimento termico rappresentato dalla "curva di incendio" UNI11076/2003 (R120).
Scopo dell’attività è la progettazione di un sistema di contenimento delle emissioni rumorose prodotte dal funzionamento da una batteria di compressori alternativi siti all’interno di un’area industriale nei confronti del contesto esterno, al fine del rispetto delle normative vigenti in tema di emissioni acustiche.
Per il progetto della barriera al rumore dei compressori alternativi siti nell’area STOGIT di Campo di Cortemaggiore (PC) è stato seguito il seguente percorso progettuale:
1. Rilievo della Barriera esistente: la barriera acustica posta in adiacenza ai compressori alternativi è composta da due pannelli forati con interposto un isolante fonoassorbente. Ogni 3.0m è posizionato un montante verticale costituito da un profilo metallico HEA160.
2. Simulazione del comportamento acustico della barriera esistente: e' stata eseguita una simulazione con un software specifico per la determinazione acustica in campo libero, validando il modello matematico con il confronto dei dati ottenuti dalla simulazione numerica con i dati forniti da appositi rilievi eseguiti in sito.
3. Progetto della nuova barriera acustica: la soluzione acustica progettuale, prevede l’innalzamento della barriera per una lunghezza di 3.0m con un inclinazione a 45° della nuova struttura. In tal modo si e’ verificato che la soluzione in progetto e’ in grado di rispettare i limiti di immissione sia diurna [60dB(A)] che notturna [50dB(A)].
4. Progetto edilizio e strutturale della barriera acustica: alla struttura esistente viene aggiunto un portale, che si appoggia sulla tettoia di copertura dei compressori. La struttura incastrata al piede della barriera attuale e incernierata alla tettoia è verificata per il peso proprio e le azioni sollecitanti del vento e della neve, definita sulla base della normativa attualmente vigente.
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